Anche in questa occasione l’itinerario prende il via da Soleto e dopo la visita della cittadina (vedi descrizione itinerario n° 1) questa volta ci dirigiamo verso la vicina (appena un paio di km di distanza) cittadina di Galatina. La Bella Athena (questo è il significato del toponimo di Galatina) si trova in realtà all’esterno dell’area greco-salentina e, di fatti, il greco qui non viene parlato oramai da mezzo millennio. Ma le vicende storico-artistiche si sono inevitabilmente intrecciate con la storia e la politica della vicina area ellenica e in particolare con Soleto. Difatti, questa vicinanza, la possiamo scoprire immediatamente attraverso la visita della Basilica minore di S. Caterina d’Alessandria che è nata per volere dei conti di Soleto, gli Orsini del Balzo, proprio per contrastare, attraverso una matrice latina e principalmente francescana, la plurisecolare presenza della tradizione orientale del Salento. La Basilica in stile romanico-gotico ha al suo interno uno dei più importanti ed estesi cicli pittorici in stile tardo gotico e giottesco di tutta Italia.
Nel bellissimo centro storico si possono ammirare i mirabili ed estrosi palazzi barocchi e visitare la chiesa seicentesca dei S.S. Pietro e Paolo patroni della cittadina e la cappella di S. Paolo legata in maniera indelebile al fenomeno del Tarantismo salentino.
Da Galatina prendiamo la provinciale che dopo circa 6 km ci porta a Sogliano Cavour. Anche qui il grico è scomparso da circa un secolo ma il Comune fa parte dell’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina. La chiesa madre di San Lorenzo Martire risale presumibilmente al XV secolo e la sua intitolazione si deve ai Padri Agostiniani, fondatori del locale complesso monastico di Sant'Agostino, che nel XVII secolo favorirono il passaggio dal rito greco a quello latino. Nella metà del XIX secolo, con l'aumento della popolazione, fu necessario ampliare l'edificio e la chiesa assunse l'aspetto e le dimensioni attuali.
Altri monumenti interessanti sono la chiesa seicentesca di Maria S.S. Assunta con annesso l’ex monastero degli Agostiniani e la sei-settecentesca Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio.
Da Sogliano ci avviamo verso la vicina Cutrofiano.
La cittadina è famosa da sempre per la presenza di numerosi artigiani e aziende per la lavorazione della terracotta.
La chiesa Matrice, in stile neoclassico, dedicata alla Madonna della Neve, risale al XVII secolo ma venne rifatta ed ampliata alla fine dell'Ottocento. Interessante è anche la settecentesca chiesa dell’Immacolata, voluta probabilmente dai maestri della ceramica che in quella zona avevano la gran parte delle loro botteghe.
Degno di visita è il Palazzo Filomarini, un'opera seicentesca attribuita all’architetto Francesco Manuli. La struttura il risultato dell'adattamento e della ristrutturazione del preesistente castello.